venerdì 22 marzo 2013


POLITICA E REPUBBLICA

 

Premetto che non sono un leghista, non sono uno storico, non sono un economista.

Quello che è sotto gli occhi di tutti da 20 anni a oggi, se non è accecato da un’ideologia qualsiasi ideologia, si sarà reso conto che i politici hanno perso ogni pudicizia.

Voglio solo ricordare e confrontare due modi di far politica: quella dei politici della Repubblica Italiana e quella della Repubblica di Venezia.

E’ vero che a Venezia erano i nobili che governavano e, in certo qual modo, tiranneggiavano molti popoli di varie nazioni ma…. con una differenza abissale. Per chi non le sapesse o le avesse dimenticate, ne rammento soltanto alcune:

-         L’elezione avveniva in maniera molto lunga e complessa che garantiva l’impossibilità, pressoché totale, di inciuci.

-         Gli eletti rimanevano in carica un solo periodo.

-         Gli eletti, durante l’incarico pubblico, non potevano esercitare la propria professione.

-         Gli eletti, durante l’incarico pubblico non solo non percepivano alcuno stipendio dallo Stato ma dovevano provvedere di tasca propria alle spese inerenti la carica ricoperta perché, al termine dell’incarico, questo avrebbe consentito di guadagnare molto di più nell’esercizio della professione dato il prestigio acquisito.

-         Se gli eletti compivano dei reati venivano puniti immediatamente e più severamente degli altri cittadini, perché avevano disonorato la carica ricoperta e soprattutto avevano disonorato la Repubblica.          

Mi fermo qui e faccio alcune considerazioni:

Se molti Stati hanno studiato, analizzato, e tenuto in alta considerazione lo Statuto della Serenissima, non sarà certamente per motivi semplicistici o populisti. Il raffronto tra i comportamenti dei politici della Serenissima e quelli dei politici italiani è molto semplice, comprensibile da tutti e dovrebbe aprire gli occhi anche ai più ideologizzati ed estremisti.

Il constatare l’attuale svilimento di così alti incarichi, l’abbrutimento e la decadenza morale di queste persone, in confronto alle regole della Serenissima,  dovrebbero far riflettere non solo gli eletti ma tutti gli elettori.

D’altronde, guardando quanto accade negli altri Stati, ci si dovrebbe rendere conto di quanto bassa sia la moralità insita in tutti gli italiani:

Per aver copiato parte di una tesi, molti anni fa, un ministro politico è stato costretto a dimettersi.                                                                                                                                                   
 Per aver speso una minima somma di denaro pubblico per uso privato un politico inglese è stato costretto a dimettersi.                                                                                                                                                  
Per una relazione extraconiugale un politico americano è stato costretto a dimettersi.

I nostri politici, con i loro comportamenti illeciti, che fanno? Si indignano perché sono indagati e restano al loro posto.  E noi come reagiamo? Ci indigniamo per un giorno e poi li giustifichiamo. 

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